Piccoli gesti, grandi sorrisi: coccolare i propri genitori con qualche attenzione in più (22.12.2025)
Caro diario,
ieri sono andato a trovare mia madre e, come spesso capita con gli anziani, mi sono trovato davanti a quella realtà delicata che tutti conosciamo: qualche acciacco, alcuni rimpianti, un po’ di stanchezza, e talvolta anche qualche litigio con mio padre. Non è sempre facile, né per loro né per chi cerca di star loro vicino.
Ma mi sono detto: invece di lamentarmi o sentirmi impotente, perché non provare a trasformare questi momenti in piccole occasioni di gioia? Ho pensato a tre idee semplici, ma che possono fare la differenza:
1. Una passeggiata… anche corta è un piccolo miracolo
Non serve organizzare chissà quale gita: anche cinque minuti nel cortile, un giro nel quartiere o una passeggiata lenta nel parco vicino possono essere rigeneranti.
Respirare un po’ di aria fresca.
Chiacchierare piano piano, senza fretta.
Guardare gli alberi, i fiori, i passanti.
Per mamma, che cammina un po’ incurvata, è un momento prezioso; per me, un’occasione per rallentare e apprezzare insieme la bellezza delle piccole cose. E, diciamolo, vedere un sorriso sul suo volto mentre il sole le scalda la faccia è impagabile.
2. Un momento di cura e bellezza
Chi ha detto che la bellezza è solo per i giovani? Anche un piccolo gesto di attenzione verso sé stessi può cambiare l’umore di una giornata. Per mamma ho provato a fare cose semplici:
Una crema sulle mani screpolate dal freddo.
Pettinare i capelli con calma, come se fossimo in un salone di bellezza casalingo.
Preparare un velo di trucco leggero o una manicure veloce.
Sono dettagli che non cambiano la vita, ma fanno sentire importanti e coccolati. E poi, diciamolo, ci divertiamo anche noi: vedere mamma sorridere e sentire il profumo della crema sulla pelle è una piccola magia quotidiana.
3. Un rituale condiviso
Infine, ho pensato a un piccolo rituale da ripetere nel tempo. Non serve niente di complicato:
Un caffè insieme al mattino, gustato senza fretta.
Leggere una poesia o un passo di libro ad alta voce, ridendo insieme dei modi di dire buffi che ci ricordano la famiglia.
Guardare le vecchie fotografie, raccontando aneddoti e ricordando momenti felici.
Preparare un dolcetto o una semplice merenda insieme, trasformando la cucina in un piccolo laboratorio di allegria.
L’importante è creare un appuntamento che diventi “nostro”, qualcosa che mamma possa aspettare con gioia e che diventi un piccolo rituale di conforto e compagnia.
Gli anziani spesso vivono momenti complicati, ma bastano gesti semplici, un po’ di tempo e tanta attenzione per rendere le loro giornate più luminose. E, credetemi, anche noi ne usciamo arricchiti: un sorriso sincero, una risata condivisa, un piccolo momento di leggerezza sono veri tesori.
In fondo, coccolare chi amiamo non è solo un atto di cura verso di loro: è un regalo anche per noi stessi.
E tu, come coccoli i tuoi anziani e, in generale, le persone che ami? Scrivimelo nei commenti!
Se queste riflessioni e questo modo di vivere ti risuonano, scrivo una lettera a settimana qui:
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